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Cosa si nasconde dietro al design di lusso? Come riescono i brand di lusso più importanti al mondo a mantenere la propria originalità ed autenticità, nonostante le continue innovazioni tecnologiche? Queste alcune delle domande affrontate durante il Luxury Design and Craftmanship Summit, che si è svolto a Porto, Portogallo, lo scorso 20-21 giugno.

Durante questa due giorni dedicata all’artigianato di lusso, 3 sono stati i temi principali affrontati, nel corso di 3 diverse sessioni. A dare il via al Luxury Design and Craftmanship Summit 2018 è stato Il CEO di Covet Group, Amandio Pereira, con un discorso mirato a ricordare l’importanza che l’artigianato ha non solo per Covet Group, ma anche per il Portogallo e il mondo dell’industria.

A seguire, la parola è passata al Ministro dell’Industria, la D.ssa Ana Teresa Lehmann, colei che ha incaricato Covet Group dell’organizzazione del Summit e che, con le sue parole, ha ricordato l’importanza dell’industria e del preservare l’arte dell’artigianato. Infine, a chiudere la cerimonia inaugurale, è salito sul palco il Dr. Carlos Bras, Consigliere di Gondomar, il comune che ha ospitato l’evento.

Conclusa la cerimonia d’ inaugurazione, sempre nella giornata di mercoledì, si è finalmente aperta la prima sessione del Summit, intitolata “Il valore dell’artigiano nel mondo del lusso”. A questa sessione hanno partecipato: Amandio Pereira, CEO di Covet Group, Nicole Segundo, Rappresentante/Network Developer in Portogallo per la Michelangelo Foundation, Fatima Santos, Segretario Generale di AORP, Luis Onofre, imprenditore, calzolaio e CEO del brand Luis Onofre e Antonio Moura, imprenditore.

Il focus di questa prima sessione è stata la relazione tra beni e design di lusso e le arti artigianali, quali la lavorazione della pelle, la doratura con le foglie d’oro, il ricamo e la soffiatura del vetro. Arti che è importante preservare  e tramandare nel tempo per offrire al consumatore prodotti sempre unici ed esclusivi.

Le altre due sessioni del Luxury Design and Craftmanship Summit si sono svolte nella giornata successiva, quella di giovedì 21 giugno. La seconda sessione, intitolata “Il Design come forza guida dell’artigianato locale” ha visto ospiti importanti quali le italiane Serena Confalonieri, designer e Francesca Merciari, artigiana che insieme hanno dato il via al progetto DoppiaFirma, Fernando Caetano, direttore di Open Media, João Branco e Luis Sanchez, fashion designer e CEO di Storytailors Fashion Studio, Toni Grilo, Product designer di Topazio e Alda Tomas, designer di Vista Alegre.

Al centro di questo secondo dibattito, l’evoluzione dell’industria di design e l’impatto che la cultura del design ha avuto sull’artigianato. Ciò che è emerso da questa sessione è che negli anni si è iniziato sempre di più a pensare ai designer come ad artigiani, dando origine ad una nuova figura, il Design-Maker. Questo non solo ha permesso un avvicinamento al mondo del design, ma anche di onorare le antiche tecniche artigianali e di dare vita a nuovi trend all’interno del design di lusso.

La terza e ultima sessione, infine, mirava a scoprire cosa rende tale un brand di lusso e come è possibile crearne uno. Titolo della sessione, infatti, “Brand di Lusso – dietro le quinte” e tra gli speaker Monica Seabra-Mendes, Luxury Management Program Coordinator della Universidade Catolica, Marco Costa, COO e Direttore creativo del brand Boca do Lobo, Jorge Martins, fondatore di RomBoats, Carlos Santos, CEO e direttore creativo del brand Santos Shoes e Carla Graça, Marketing manager di Vista Alegre.

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