Si è conclusa ieri, martedì 17 gennaio 2017, la Milano Fashion Week 2017, settimana della moda maschile dedicata al preview delle nuove tendenze dell’autunno-inverno 2017/2018.
Fashion week forte, innovativa ed internazionale. A quanto dicono alcune testate giornalistiche, quest’anno la rassegna di moda maschile si è divisa tra la celebrazione dei millenials e la tendenza the donald con un collegamento diretto all’oggi politico e sociale.
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L’innovazione sta quindi non solo nel proporre nuovi accostamenti, outfit, colori, ma anche nel dare uno spunto di riflessione politico e sociale a chi guarda le sfilate e a chi, poi, magari userà l’abbigliamento proposto. Sono state oltre 70 le collezioni proposte a Milano. Ad inaugurare la kermesse è stato Ermenegildo Zegna che pare abbia lasciato tutti un po’ delusi.
C’è stato il debutto di Flavio Briatore. Il Billionaire, insieme a Philipp Plein, ha proposto un’apoteosi del maschio bianco, ricco e texano con modelli rigorosamente caucasici e over 50. Ecco un’eco della tendenza the donald.
Dall’altra parte ci sono i millenials. Fendi propone il colore dei millenials. Una vera e propria celebrazione delle grafiche della rete e delle chat, delll’ottimismo, delle materie prime preziose e della grande artigianalità.
Sempre sullo stesso versante, Dolce&Gabbana ci propongono i millienials desiderosi di abiti sartoriali e raffinati. L’analfabetismo culturale rozzo è finito. Regna uno sguardo attento che sa distinguere l’antico dal nuovo con una spericolatezza senza pregiudizi.
E ieri, poi, Giorgio Armani ha chiuso la kermesse con un progetto rivolto alla nuova generazione di designer aperto a brand internazionali e poi con la tradizionale sfilata della sua main line. Semplicemente elegante.
E voi quale tendenza seguirete? La tendenza the donald? Quella dei millenials? O la semplice eleganza di Armani? O tutte e tre insieme?
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