Intervista a Emmanuel Babled su CovetED
Emmanuel Babled inizia la sua carriera da designer a Parigi dopo aver completato gli studi di Industrial Design a Milano. La prima data da segnare è il 1992, quando fonda il suo design studio a Milano. La sua avventura italiana si conclude 18 anni dopo, per spostarsi a Lisbona. Nei vari anni ha collezionato collaborazione con nomi come Venini, Baccarat, Rosenthal e molti altri brand di lusso. Oggi su CovetED si può leggere l’intervista fatta presso l’evento “Luxury Design & Craftsmanship Summit 2019″, a Porto.
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Alla domanda “Quali sono le differenze tra lavorare a Lisbona, Milano ed Amsterdam?”, nell’ Intervista a Emmanuel Babled su CovetED lui risponde che è ancora in una prima fase di inserimento nel mercato, essendo appena passati tre anni da quando ha aperto lo studio nella capitale. Continua che il suo metodo è rimasto lo stesso di quando lavorava in Italia, basato sulla artigianalità. Conclude dicendo che è un processo lungo quello di entrare in un paese ed arrivare a conoscerlo.
Nel tuo portfolio possiamo trovare collaborazioni con Bulgari, Rosenthal e Baccarat. Com’è stata l’esperienza di lavorare con questi brand?
Emmanuel Babled: Tutti questi sono brand con una storia ed una conoscenza incredibile. E’ sempre una sfida motivante perchè c’è da lavorare sia dal lato del brand, per mantenerne l’immagine, che dal lato della capacità personale.

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Sei anche conosciuto per aver lavorato molto con i vetri di Murano, cosa ti attira di queste tecniche?
Emmanuel Babled: Lavorare con il vetro è penso l’esperienza più incredibile per un designer. Il vetro è un liquido, e quindi deve essere ideato e creato in movimento. Questa caratteristica lo rende un materiale unico. In questo periodo sto lavorando a dei nuovi progetti con Vista Alegre e Atlantis, per portare le mie conoscenze del vetro italiano nel design Portoghese.
Uno dei più importanti patrimoni del Portogallo sono le tecniche antiche di lavorazione del vetro di Marinha Grande. Hai già avuto la possibilità di lavorare con gli artigiani della regione?
Emmanuel Babled: Grazie a Vista Alegre e Atlantis sto iniziando a muovermi per fare una collaborazione. E’ davvero motivante poter portare la propria esperienza e poterla mescolare con le capacità degli artigiani locali, si creano ogni volta nuovi progetti ed idee.

Puoi spiegarci di cosa tratta il tuo ultimo progetto “Third Floor”?
Emmanuel Babled: Grazie per la domanda. Third Floor è letteralmente un terzo piano, che abbiamo aperto sopra al mio ufficio. E’ uno spazio dove ospiteremo diverse attività, tutte connesse all’artigianato. L’artigianalità che intendiamo non è solo tradizione, è anche tecnologia. Puntiamo all’innovare. Tutti sono indipendenti ma tutti possono scambiare con gli altri.

Quale credi sia il ruolo della communicazione nel design e nell’artigianato?
Nell’ Intervista a Emmanuel Babled su CovetED, l’artista risponde: La comunicazione è fondamentale. Sopratutto nel mondo del design e dell’artigianato è importante comunicare al cliente cosa sta comprando, perchè non è solo un oggetto, ma è una storia. Bisogna comunicare come questo oggetto è stato ideato e come è nato, per poter comprenderne il valore.