Dal 14 al 30 settembre, le vostre agende saranno occupatissime: Homo Faber è a Venezia! Questo evento esclusivo si svolgerà dal 14 al 30 settembre presso la Fondazione Giorgio Cini, nella splendida isola di San Giorgio Maggiore. La Michelangelo Foundation si occupata della sua organizzazione, in collaborazione con: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Fondation Bettencourt-Schueller e Triennale, di Milano. Molti saranno quindi i protagonisti di questo evento, trattandosi di un’esposizione dedicata all’arte artigiana europea e internazionale (anche di lusso).
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Saranno quattordici le tappe tematiche all’interno di questa mostra d’artigianato. Si tratta infatti di un percorso vero e proprio, che è stato concepito da progettisti, curatori e architetti di fama mondiale. Ogni parte dell’evento è stato pensato e realizzato in modo da far vivere ed far esplorare ogni dimensione dell’artigianato artistico. Homo Faber è, infatti, senza dubbio la più grande mostra sui mestieri d’arte mai realizzata finora: è un’occasione unica per ammirare opere di alto artigianato, installazioni ma anche per partecipare a conferenze e laboratori con i maestri artigiani all’opera. Sarà possibile vedere e conoscere tutte le tecniche e i mestieri, dai più rari e tradizionali, ai più moderni ed innovativi.
Ma come è stato realizzato tutto ciò? Per cominciare, nella mostra troverete 12 video che ritraggono giovani artigiani al lavoro: dalla tatuatrice lituana Izabela Kovalevskaja, diventata poi maestra vetraia, all’inglese Peter Bellerby che crea mappamondi a mano. Ma le anime di Homo Faber sono molte: la rassegna fotografica Venetian Way, a cura di Susanna Pozzoli; la mostra Best of Europe nella Sala degli Arazzi con una vetrina di 180 oggetti selezionati dal gallerista francese Jean Blanchaert di circa 150 artigiani europeo; gli ebanisti di Bottega Ghianda che daranno una dimostrazione dal vivo delle loro abilità; … Homo Faber sarà infatti una sorta di grande laboratorio aperto per la prima volta al pubblico: nella mostra Restaurando a cura di Isabella Villafranca Soissons, direttrice del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care, i visitatori potranno assistere al restauro di cinque opere d’arte antica e contemporanea (da una cassapanca del Cinquecento in legno e stucco a un enorme piede in poliuretano espanso di Gaetano Pesce).
Da non dimenticare è la sezione dedicata all’artigianato di lusso, protagonista della mostra Scoprire e riscoprire che porterà sull’Isola di San Giorgio 20 botteghe scelte (o ispirate) dall’elenco dei mestieri d’arte elaborato dall’Institut National des Métiers d’Art (INMA): le velatrici di Santoni che decorano la pelle di coccodrillo, la pittura su porcellana di Nymphenburg, le ricamatrici del lino di Madeira, l’incisione di pietre dure di Cartier e l’incastonatura di gemme di Van Cleef & Arpels, fino ai nasi che creano profumi per Aquaflor e i tessitori di tappeti Aubusson di Robert Four, a Venezia con un arazzo disegnato dal grafico francese Pierre Marie Agin. Un’occasione unica per vedere dal vivo come nascono i più famosi prodotti dell’eccellenza europea. Adesso però ci fermiamo qui perché preferiamo non svelarvi tutto… Non vogliamo di certo rovinarvi la sorpresa!
Homo Faber vuole celebrare «un artigianato così bello da diventare arte e un’arte che non dimentica la dimensione artigianale», come afferma Alberto Cavalli, co-direttore esecutivo di Michelangelo Foundation. Questa mostra coinvolgere tutti ma, soprattutto i giovani che crescono in un mondo di tecnologie digitali perché, “le mani saranno sempre in grado di fare meglio delle macchine. Più digitali diventano le nostre vite, più analogici saranno i nostri sogni” (c’è anche una sezione, intitolata Talenti Rari e curata da Fondazione Cologni, che si interroga su cosa sia davvero raro e prezioso al giorno d’oggi). Prevediamo una folla enorme all’attesa del traghetto! Voi siete già pronti? Homo Faber vi aspetta!!
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